Le Elettroerosioni
Le elettroerosioni, in inglese EDM (Electrical Discharge Machining) sono macchine utensili utili alle lavorazioni di elettroerosione. L’elettroerosione è una tecnologia di lavorazione che utilizza le capacità erosive delle scariche elettriche. Utilizzabile solo su buoni conduttori, essenzialmente i metalli,
per le sue caratteristiche peculiari, è una tecnologia molto diffusa nelle lavorazioni industriali, come la produzione di stampi (in particolar modo per componenti in plastica), dove la presenza di cavità profonde e strette rende difficoltosa la lavorazione con le tecniche di fresatura convenzionali.
Le elettroerosioni si possono dividere in sottotipi a seconda dell’applicazione:
- Elettroerosioni a tuffo: la lavorazione ha come scopo principale lavorare il pezzo facendogli assumere una forma complementare rispetto all’elettrodo. Il ciclo di lavorazione va’ diviso in due fasi:
- Fase di creazione: viene creato un elettrodo di forma ‘negativa’ rispetto alla forma della lavorazione che si vuole ottenere;
- Elettroerosione del pezzo: con l’elettrodo precedentemente creato si ottiene in ‘positivo’ la forma voluta.
- Elettroerosioni a filo: un filo conduttore teso è usato come elettrodo per tagliare o profilare il pezzo da lavorare. Il filo, immagazzinato in una bobina e sottoposto all’usura dele scariche e allo stress di dilatazione, viene cambiato di continuo durante la lavorazione per non rischiare di spezzarsi e interrompere così la lavorazione.